venerdì 24 luglio 2009

Mutui edilizi e fondiari

Dal punto di vista operativo il mutuo edilizio è una soluzione ben diversa dal mutuo fondiario.

Il primo viene infatti erogato gradualmente, a stato avanzamento lavori, per finanziare la costruzione di un edificio. Con "mutuo fondiario" si usa invece riferirsi a quello rilasciato in unica soluzione, destinato di solito all'acquisto di un immobile già completato.

NOTA: Entrambi i mutui possono riguardare un'unica unità immobiliare o anche condomini costituiti da centinaia di appartamenti.

In termini giuridici non esiste tuttavia alcuna differenza tra le due opportunità, in quanto vengono entrambe regolate dalla stessa disciplina sul "credito fondiario".

La materia viene trattata espressamente negli articoli da 38 a 42 del Decreto Legislativo n° 385 del 1° settembre 1993 (Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia) che classifica come credito fondiario quello che ha per oggetto "la concessione, da parte di banche, di finanziamenti a medio e lungo termine garantiti da ipoteca di primo grado su immobili" (Articolo 38, Comma 1).

Le banche scelgono volentieri di avvalersi della regolamentazione riservata al credito fondiario a motivo della maggiore tutela che ne deriva in caso di fallimento del proprietario dell'immobile ipotecato.

Affinché tale normativa sia applicabile è però necessario che l'operazione soddisfi i cosiddetti "requisiti di fondiarietà, ovvero:


Iscrizione ipotecaria di primo grado


Durata contrattuale superiore a 18 mesi


Concessione non eccedente l'80% del valore immobiliare (salvo in presenza di specifiche garanzie integrative come ad esempio le polizze fideiussorie).


La classificazione del mutuo come "fondiario" favorisce anche il debitore, cui vengono attribuiti alcuni speciali diritti e in modo particolare:


Pretendere la riduzione della somma ipotecaria iscritta al decrescere del debito residuo (art. 39, comma 5)


In caso di mutuo non frazionato ottenere il frazionamento contabile e ipotecario proporzionalmente alla quota rappresentata dalla propria unità (art. 39, comma 6)


Godere della riduzione a metà dell'onorario notarile per l'atto di mutuo (art. 39, comma 7)


Disporre della facoltà di estinguere il mutuo in misura parziale o totale a fronte di una commissione omnicomprensiva (art. 40, comma 1)


Contare su una maggiore dilatazione dei tempi dell'azione legale in caso di ritardato pagamento delle rate (art. 40, comma 2).


fonte telemutuo.it

martedì 21 luglio 2009

Agevolazioni fiscali mutuo

I vantaggi fiscali per chi acquista un immobile da destinare ad abitazione principale sono molteplici e possono portare ad un grosso risparmio economico. La dichiarazione della destinazione della casa va fatta al rogito, da quella data avrete 18 mesi per trasferire la vostra residenza nel comune dove è sito l'immobile (n.b. non è necessario trasferire la residenza presso l'indirizzo della casa) comunque, solo un'abitazione può essere destinata a "prima casa".
Vantaggi fiscali: Pagherete al rogito un'imposta di registro pari al 3% se acquistate da privato (per seconde case è del 7% del valore dichiarato) e 129,11€ da impresa; imposta ipotecaria fissa di 129,11€ (seconde case è del 2%) sia che acquistiate da privato che da impresa (in quest'ultimo caso - seconde case resta 129,11€); imposta catastale di 129,11€ (sia per privato che impresa) che diventa del 1% del valore dichiarato in caso di seconde case acquistate da privati (resta di 129,11 da imprese). Ricordate che per gli acquisti da imprese dovrete pagare anche un 4% di iva in aggiunta alle citate voci. Il risparmio fiscale è notevole, es: per un importo dichiarato di 120.000€ con l'agevolazione paghereste 3600€ di imposta di registro, senza agevolazione 8400€ - di imposta ipotecaria 129,11€ con l'agevolazione, senza 2400€ - di imposta catastale 129,11 con l'agevolazione, senza 1200€ - (valutazione fatta per un acquisto fatto da un privato).
Fiscalmente detraibili: l'art. 13-bis del DPR 917/86 stabilisce che dall'IRPEF è detraibile un importo pari al 19% degli interessi passivi e relativi oneri accessori (percentuale da calcolare su un ammontare degli interessi comunque non superiore a 3.615,20 euro) pagati alla banca per mutui ipotecari contratti per l'acquisto dell'abitazione principale. L'acquisto deve essere effettuato nei dodici mesi antecedenti o successivi alla data di stipulazione del mutuo. In caso di contitolarità del contratto di mutuo (ad esempio cointestazione al 50% tra coniugi) ad ognuno spetterà la detrazione del 19% al massimo su 1.807,60 euro.

fonte mutuobanca.com

lunedì 20 luglio 2009

Agevolazioni prima casa

In caso di acquisto della "Prima casa" sono previste una serie di agevolazioni:

- L'imposta di registro, o in alternativa l'Iva, si paga con aliquota ridotta.
- Le imposte ipotecarie e catastali sono dovute in misura fissa.

Se il venditore dell'immobile è soggetto ad Iva chi compra dovrà pagare l'Iva con l'aliquota ridotta al 4% al posto del 10%.
L'imposta di registro e le imposte ipotecarie e catastali si dovranno pagare nella misura fissa pari a 168 euro ciascuna.
Se il venditore dell'immobile non è soggetto ad Iva l'imposta di registro si dovrà pagare con l'aliquota del 3% al posto del 7%.
Le imposte ipotecarie e catastali si dovranno pagare ognuna in misura fissa di 168 euro.

I requisiti necessari per fruire delle agevolazioni prima casa riguardano:

La natura dell'immobile acquistato. Le agevolazioni interessano solo i trasferimenti di case di abitazione "non di lusso".
Le abitazioni non di lusso sono quelle non aventi le caratteristiche indicate nel Decreto Ministeriale 2.8.69 (che considera abitazioni di lusso, ad esempio, quelle dotate di piscina di almeno 80 mq di superficie, o di campi da tennis con sottofondo drenato di superficie non inferiore a 650 mq.).

L'ubicazione dell'immobile acquistato.
L'immobile deve essere ubicato: - nel comune di residenza dell'acquirente
- nel comune in cui, entro 18 mesi (termine elevato da 12 a 18 mesi dall’1/1/2001) l'acquirente stabilirà la propria residenza
- nel comune in cui l'acquirente svolge la propria attività, se diverso da quello di residenza
- nel comune in cui ha sede o esercita l'attività il datore di lavoro da cui dipende l'acquirente che si sia trasferito all'estero per motivi di lavoro
- nel caso in cui l'acquirente sia un cittadino italiano residente all'estero (iscritto all'AIRE) l'immobile può essere acquistato come prima casa in qualsiasi comune del territorio italiano.

L'acquirente nell'atto deve dichiarare:
- di non essere titolare, esclusivo o in agevolazioni comunione col coniuge, di diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del comune dove si trova l'immobile oggetto dell'acquisto agevolato;
- di non essere titolare, neppure per quote o in comunione legale, su tutto il territorio nazionale, di diritti di proprietà, uso usufrutto abitazione o nuda proprietà, su altra casa di abitazione, acquistata, anche dal coniuge, usufruendo delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa;
- qualora non risieda già nel comune dove è situato l'immobile oggetto dell'acquisto, deve altresì impegnarsi a stabilire la residenza entro 18 mesi.
Per il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia non è richiesta la condizione della residenza nel comune dove si trova l'unità abitativa acquistata con le agevolazioni "prima casa".

L'AZIONE DI VERIFICA RELATIVA ALLA SUSSISTENZA DEI REQUISITI “PRIMA CASA” PUÒ ESSERE EFFETTUATA DALL'UFFICIO DELLE ENTRATE TERRITORIALMENTE COMPETENTE ENTRO IL TERMINE MASSIMO DI TRE ANNI.


Riepilogo delle imposte

Acquisto prima casa da privato Registro 3%, altre acquisti 7%
Ipotecaria Euro 168,00,altre acquisti 2%
Catastale Euro 168,00, altre acquisti 1%
Acquisto prima casa da impresa Iva 4%, altre acquisti 10%
Registro Euro 168,00, altre acquisti Euro 168,00
Ipotecaria Euro 168,00 altre acquisti Euro 168,00
Catastale Euro 168,00 altre acquisti Euro 168,00



Decadenza dalle agevolazioni

L'acquirente decade dalle agevolazioni prima casa quando:
- le dichiarazioni previste dalla legge nell'atto di acquisto siano false;
- non trasferisce entro 18 mesi la residenza nel comune in cui è situato l'immobile oggetto dell'acquisto;
- vende o dona l'abitazione prima che sia decorso il termine di 5 anni dalla data di acquisto, a meno che entro un anno non proceda al riacquisto di un altro immobile da adibire a propria abitazione principale.
La decadenza dall'agevolazione comporta il recupero dell'imposta nella misura ordinaria (al netto di quanto già corrisposto) nonché l'applicazione di una sanzione pari al 30% dell'imposta, oltre gli interessi di mora.


Se si vende e si riacquista la "prima casa"

Chi cede l'immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, ed acquista un'altra abitazione, non di lusso, costituente prima casa, può beneficiare di un credito di imposta costituito dal recupero dell'imposta di registro o dall'IVA versata al momento dell'acquisto del primo immobile. Il tutto alle seguenti condizioni:
1) il nuovo acquisto deve avvenire entro un anno dalla vendita dell'abitazione precedente;
2) il contribuente non deve essere decaduto dal beneficio prima casa;
3) se la vendita è posta in essere senza che siano decorsi cinque anni dal primo acquisto, la nuova casa deve essere adibita ad abitazione principale.

Fonte: Agenzia delle entrate

venerdì 17 luglio 2009

Le agevolazioni fiscali per costruzione e/o ristrutturazione

Di quali agevolazioni fiscali si può usufruire nel caso di costruzione o ristrutturazione della propria abitazione? Vediamo insieme i requisiti per le relative spettanze.
I contribuenti che intraprendono la ristrutturazione e/o la costruzione della loro casa di abitazione principale possono detrarre dall'Irpef gli interessi passivi pagati sui mutui ipotecari.
Per costruzione e ristrutturazione di unità immobiliare si intendono tutti gli interventi realizzati in conformità al provvedimento comunale che autorizzi una nuova costruzione, compresi gli interventi di ristrutturazione edilizia.
In particolare, sono detraibili nella misura del 19% gli interessi passivi e relativi oneri accessori (nonché le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione), pagati in dipendenza dei contratti di mutuo stipulati con soggetti residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro dell'Unione europea ovvero con stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti.

L'importo per il quale spetta la detrazione non può superare 2.582,28 euro complessivi per ciascun anno d'imposta.

La detrazione spetta anche per la costruzione di un fabbricato rurale da adibire ad abitazione principale del coltivatore diretto.

Per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente e/o i suoi familiari dimorano abitualmente.

A tal fine rilevano le risultanze dei registri anagrafici o l'autocertificazione, con la quale il contribuente può attestare anche che dimora abitualmente in luogo diverso da quello indicato nei registri anagrafici.

Per usufruire della detrazione in questione è necessario che vengano rispettate le seguenti condizioni:

- il mutuo deve essere stipulato non oltre sei mesi,antecedenti o successivi, dalla data di inizio dei lavori di costruzione;

- l'immobile deve essere adibito ad abitazione principale entro sei mesi dal termine dei lavori di costruzione;

- il contratto di mutuo deve essere stipulato dal soggetto che avrà il possesso dell'unità immobiliare a titolo di proprietà o di altro diritto reale.

La detrazione è limitata all'ammontare degli interessi passivi riguardante l'importo del mutuo effettivamente utilizzato in ciascun anno per la costruzione dell'immobile.
La detrazione è cumulabile con quella prevista per gli interessi passivi relativi ai mutui ipotecari contratti per l'acquisto dell'abitazione principale soltanto per tutto il periodo di durata dei lavori di costruzione dell'unità immobiliare, nonché per il periodo di sei mesi successivi al termine dei lavori stessi.

(Tratto dalla Guida Fiscale per la Casa dell’ Agenzia delle Entrate)
fonte guidamutui.it

mercoledì 15 luglio 2009

IL TASSO DI USURA

La possibilità di fissare liberamente il valore dei tassi di interesse, siano essi Fissi, Variabili o Misti, è condizionata dal rispetto di un limite oggettivo, fissato dalla legge. Il termine "Tasso di usura" è in genere utilizzato per designare l'ottenimento di un prestito di un denaro ad un tasso di interesse molto alto.


Al fine di porre un freno ad un fenomeno in continua crescita, come quello dell'usura, il Parlamento ha aggiornato le proprie disposizioni, stabilendo che il Ministero del Tesoro debba rilevare trimestralmente il Tasso Effettivo Globale Medio degli Interessi praticati dalle Banche e dagli Intermediari Finanziari, nel corso del trimestre precedente per operazioni di prestito.


I valori medi così rilevati saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.
I tassi medi determinati in tale modo ed aumentati della metà costituiscono il livello massimo oltre il quale si configura il reato di usura. Nel caso in cui si sottoscriva un contratto di mutuo con interessi superiori alla soglia definita di usura, gli interessi saranno dovuti esclusivamente nella misura prevista dalla legge.

Quindi, Il Ministero del tesoro, sentiti la Banca d’Italia e l’Ufficio italiano dei cambi, rileva trimestralmente il tasso effettivo globale medio di varie categorie di finanziamento: quello che comprende non solo gli interessi pagati, ma anche le commissioni, le remunerazioni a qualsiasi titolo e spese (escluse quelle per imposte e tasse), riferite ad anno.

Le banche e gli intermediari finanziari ed ogni altro ente autorizzato all’erogazione del credito "sono tenuti ad affiggere nella rispettiva sede e in ciascuna delle proprie dipendenze aperte al pubblico, in modo facilmente visibile, apposito avviso contenente la classificazione delle operazioni e la rilevazione dei tassi".


fonte laconsulenza.it

lunedì 13 luglio 2009

Mutuo Giovani

La specie del mutuo per giovani : tra le tante locuzioni ricercate dai nostri lettori vi sono quelle relative al mutuo giovani o mutui per giovani ed in particolare mutui agevolati giovani coppie od ancora mutui a giovani coppie anche di fatto. Anzitutto specifichiamo che il mutuo per giovani coppie o mutui a giovani sposi anche non freschi di matrimonio sono dei normali finanziamenti ai giovani che rientrano tra le agevolazioni in materia di mutuo (cfr. mutui agevolati). E' semplice in capire chi sono i soggetti a favore dei quali è concessa la agevolazione: a giovani pure single, ma soprattutto a giovani coppie anche nel caso che abbiamo figli e quindi abbiano formato una famiglia.
Circa i soggetti che erogano i finanziamenti ai giovani possono essere sia le banche sia gli enti pubblici come ad esempio quello regionale, etc.

Requisiti essenziali dei mutui per giovani : è scontato, ma il requisito primario per accedere al mutuo giovani è legato proprio alla età dei beneficiari intestatari del mutuo: in linea generale tali tipi di mutui vengono accordati a persone che non abbiano superato i 35 anni di età. Eccezionalmente, alcune banche o alcuni enti pubblici arrivano a 40 anni di età. Oltre i suddetti anni non è più possibile di parlare di mutuo per giovane e si rientra nella categoria dei mutui generici con le conseguenze del caso. Un altro requisito generale del mutuo per giovani è quello che l'acquisto deve ricadere sulla abitazione principale, cioè le note agevolazioni prima casa ai giovani hanno senso solo se è in gioco la prima casa. Atri requisiti, come ad es. un reddito minimo, giovani coppie di sposi o entro un tot dal matrimonio, li troviamo in seno agli enti pubblici regionali, mentre le banche diciamo che sono più democratiche perchè i finanziamenti ai giovani prescindono dallo status dei richiedenti che quindi possono essere giovani coppie di fatto o conviventi more uxorio, giovani coppie separate o divorziate, e perchè nò anche coppie omosessuali.
Le agevolazioni del mutuo giovani : le agevolazioni dei mutui a giovani sono molteplici e legate ora a quella banca ora ad una determinata legge nel caso dello stato, in questa sede cerchiamo di riassumere le più importanti agevolazioni legate al concetto di mutui per giovani. La più rilevante tra le agevolazioni dei mutui ai giovani è sicuramente quella che cade sul tasso di interesse o sullo spread: questi sono in genere più bassi dei mutui tradizionali e possono addirittura azzerarsi con l'intervento degli enti statali, solitamente l'ente regionale, ma in questo caso la giovane coppia deve essere di sesso diverso oltre che sposata od in procinto di matrimonio. Altra agevolazione sul mutuo per giovani è relativa alle spese accessorie: la totalità delle banche riduce o annulla i costi accessori se i mutui riguardano giovani, in particolare giovani coppie. Ancora. Essendo soggetti giovani, altra forma di agevolazione è quella di coprire il 100% del valore del mutuo perchè si presume che la giovane coppia all'inizio della vita familiare difficilmente possa anticipare quel 20% di capitale necessario invece in un mutuo tradizionale.

Nuova forma di agevolazione sul mutuo giovani : tra le agevolazioni per giovani coppie alla ricerca della prima casa c'è ne una che di recente ha preso piede tra le varie banche. Si tratta del pre-ammortamento dei primi anni di mutuo in maniera tale da ridurre la rata fino al 30% rispetto un mutuo tradizionale. Effettivamente si dimostra utile per chi come la giovane coppia si affaccia alla vita familiare piena di pagamenti ed adempimenti vari. Il sistema del preammortamento riesce a ridurre di molto la rata perchè nel primo periodo del mutuo, che coincide con le maggiori difficoltà della giovane coppia, la rata è formata da soli interessi passivi. Il pre ammortamento con alcune banche può arrivare fino a 5 anni durante i quali magari il tasso è fisso, così da contenere la rata e proteggerla da eventuali rialzi dei tassi. Questo sistema nato appunto per i mutui alle giovani coppie o sposi ha il beneficio di una rata certa e contenuta a fronte, però, di un maggiore esborso di interessi. Sarà compito della giovane coppia sceglire o meno il pre-ammortamento del mutuo.






fonte mutuionline.iaconet.com

domenica 12 luglio 2009

Mediatori creditizi

Il mediatore creditizio è una figura professionale da tempo presente nel panorama finanziario. Il compito di un mediatore finanziario è quello di fungere da intermediario tra la domanda e l'offerta, ossia tra banche o istituti di credito ed il cliente finale, intenzionato a chiedere un finanziamento. Tutta la regolamentazione ed una serie di diritti e doveri legati a queste figure professionali sono contenuti nell'art. 2, comma 1, del D.P.R. 28 luglio 2000, n.287.

I mediatori creditizi non sono legati a nessuna della parti in causa (banche e cliente finale) ma operano in modo autonomo ed indipendente e non possono vendere in alcun modo titoli o fornire sovvenzionamenti per conto di società di credito o altro. Anche i mediatori creditizi sono registrati in un apposito albo e precisamente presso l'Ufficio Italiano Cambi che ne sancisce l'ufficialità.

I mediatori inoltre possono chiedere delle commisioni sui contratti effettuati e ciò va a discapito del titolo stesso che subisce un incremento in termini di costo di vendita. I mediatori creditizi operano in genere in società specifiche e preposte a tale mansione e si servono dei mezzi informatici per meglio attirare l'attenzione delle parti adottando tutta una serie di strategie al fine di portare a buon fine il maggior numero di contratti da promuovere.

Molti sono ormai i siti online dedicati a queste società che hanno assunto un ruolo di primaria importanza nell'intero settore finanziario.


fonte guidaprestitiefinanzimenti.com

PIANO DI RIMBORSO (AMMORTAMENTO)

Il piano di ammortamento è la modalità con cui il mutuo è rimborsato. La matematica finanziaria consente di combinare in molti modi le due componenti della rata.e quindi vi sono diverse tipologie di ammortamento di mutuo. Il più comune è il piano di "ammortamento alla francese".

Ecco i principali tipi di ammortamento utilizzati:

Ammortamento francese (quello più usato in Italia). Il piano prevede la restituzione di una quota capitale e una rata interessi. Nel caso di mutuo a tasso fisso le rate sono tutte uguali, nel caso di mutuo a tasso variabile, la rata può aumentare o diminuire, solo in funzione della modifica, per l’andamento del tasso,della rata interessi per l’andamento del tasso applicato. Le quote sono crescenti per il capitale e decrescenti per gli interessi, perciò inizialmente la rata è composta prevalentemente da interessi, mentre più si avvicina la scadenza, più aumenta la quota capitale rimborsata.

Ammortamento a rate crescenti. Le rate di rimborso non sono fisse ma aumentano d’importo ad ogni rata o a scadenza fissata contrattualmente. In alcuni casi, le prime rate non prevedono alcun rimborso in linea capitale.

Il mutuo con ammortamento italiano prevede, fermo restando il tasso, il pagamento di rate che diminuiscono nel tempo.

Ammortamento libero. Il rimborso del mutuo deve avvenire entro la scadenza, senza vincoli, per il mutuatario, salvo che il contratto non preveda dei rimborsi parziali a scadenze predeterminate. Le rate sono composte esclusivamente della quota interessi e variano secondo il calcolo di questi sul capitale non ancora rimborsato. Tale formula può risultare molto conveniente in quanto consente di adattare l’importo delle rate alle proprie capacità ed esigenze finanziarie nel tempo ( stipendio iniziale non elevato ma crescente negli anni, entrate finanziarie non costanti nell’anno, entrate finanziarie occasionali di notevole entità) e anche di risparmiare sugli interessi passivi totali rispetto a un mutuo con piano di ammortamento predefinito rimborsando quote maggiori di capitale.

Calcola l'ammortamento che fa per te con la nostra calcolatrice finanziaria.



fonte la consulenza.it

sabato 11 luglio 2009

I documenti necessari per ottenere un mutuo

I documenti necessari per la richiesta di un mutuo sono quelli anagrafici, reddituali, e quelli relativi all'immobile da acquistare:


- DOCUMENTI ANAGRAFICI
a) carta d'identità e codice fiscale
b) certificato contestuale (residenza e famiglia)
c) permesso di soggiorno (per i cittadini extracomunitari)
d) eventuale omologa di separazione o sentenza di divorzio
e) estratto dell'atto di matrimonio


- DOCUMENTI REDDITUALI
a) ultime due buste paga
b) ultimo modello CUD
c) iscrizione camerale o albo profess. (per autonomi e professionisti)
d) ultime 2 dichiarazioni dei redditi (per lavoratori autonomi)
e) ultimo estratto conto corrente


- DOCUMENTI IMMOBILE
a) proposta d'acquisto o preliminare
b) atto di provenienza (rogito venditore)
c) planimetria catastale
d) concessione edilizia (solo per immobili di nuova costruzione)

La banca a sua discrezione può richiedere ulteriore documentazione per esaminare al meglio la pratica di mutuo. Spesso si consegnano in banca i documenti richiesta mutuo in modo incompleto e ciò rallenta la risposta da parte della banca che sospende l'analisi in attesa che la documentazione sia completa.

fonte migliormutuo.it

giovedì 9 luglio 2009

Eurirs

L' Eurirs (acronimo di Euro Interest Rate Swap, tasso per gli swap su interessi) è il tasso di riferimento, calcolato giornalmente dalla European Banking Federation, che indica il tasso di interesse medio al quale i principali istituti di credito europei stipulano swap a copertura del rischio di interesse.

L'Eurirs è spesso usato come tasso base per calcolare interessi fissi, come quello dei mutui: ad esempio, un mutuo a tasso fisso può essere offerto come l'Eurirs per la durata del mutuo più uno spread variabile a seconda dell'istituto bancario tra 0.5% e il 3%.

La Federazione Bancaria Europea è un'associazione che raccoglie i principali istituti di credito dell'UE, ed è indipendente dalle banche centrali. I tassi di riferimento sono stabiliti giornalmente; Eurirs e Euribor non sono indicizzati al tasso di sconto e alla politica monetaria decisi dalla BCE.

La pubblicazione non avviene nè nel sito ufficiale della FBE nè tramite un periodico o uno dei circuiti stampa utilizzati per l'informativa finanziaria (Reuters, Boomberg, etc.)

L'Eurirs dipende dalla durata del prestito, non dall'ammontare del capitale. Come gli altri tassi di interesse, in generale, maggiore è la durata del prestito, e maggiore sarà l'EurIRS da applicare.

Per i prestiti a tasso fisso, il creditore subisce un rischio di mercato, legato a una variazione dei tassi di interesse. Se i tassi di interesse scendono al di sotto del tasso capitale, al quale è stato stipulato il mutuo, la banca guadagna. Viceversa, se i tassi di interesse salgono al di sopra dell'interesse al quale viene ripagato il debito, la banca subisce una perdita, pari alla differenza fra i due tassi. In termini finanziari, un mancato guadagno è equivalente a una perdita secca.

Per tutelarsi dal rischio di una perdita per un rialzo dei tassi di mercato, la banca stipula dei contratti in strumenti derivati, gli swap.

Il prezzo di questi derivati può essere espresso come interesse percentuale sull'ammontare dei prestiti a tasso fisso "riassicurati". L' Interest Rate Swap (IRS) è il tasso di interesse al quale le banche ottengono gli swap, ed è una media degli interessi applicati agli swap pesata per i volumi di scambio. L'EurIRS è la variante del tasso IRS calcolata per il mercato europeo, fra le 50 principali banche dell'UE.

fonte wikipedia

mercoledì 8 luglio 2009

Spread

In finanza, il termine spread può essere usato con diversi significati:

Il bid-ask spread, o differenziale denaro-lettera, rappresenta la differenza tra il migliore prezzo di acquisto (bid) e il migliore prezzo di vendita (ask), in riferimento alle condizioni tecniche che facilitano l'incontro di domanda e offerta di attività finanziarie e la formazione dei prezzi;
Il credit spread denota il differenziale tra il tasso di rendimento di un'obbligazione caratterizzata da rischio di default e quello di un titolo privo di rischio (ad es., un titolo di stato a breve termine, quale in Italia il BOT);
Uno spread è inoltre un'operazione finanziaria che combina diverse attività finanziarie, tipicamente titoli derivati, al fine di ottenere un determinato valore a una data scadenza.
Lo spread (in inglese: oscillazione, scarto) è quello applicato dagli istituti di credito alle operazioni di prestito, fiduciario ipotecario: lo spread viene aggiunto al costo del denaro e la somma dei due dà il tasso nominale.

Fonte wikipedia

martedì 7 luglio 2009

Cos'è l'EURIBOR?

L'Euribor (acronimo di EURo Inter Bank Offered Rate, tasso interbancario di offerta in euro) è un tasso di riferimento, calcolato giornalmente, che indica il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in Euro tra le principali banche europee.

L'Euribor viene utilizzato come tasso medio applicato da primari istituti di credito per operazioni a termine effettuate sul mercato interbancario (con controparte altri primari istituti di credito) con scadenza una, due e tre settimane, e da uno a dodici mesi. L'Euribor varia solamente in funzione della durata del prestito e non dipende dall'ammontare del capitale.

La nascita dell'Euribor è avvenuta, contestualmente a quella dell'Euro, il primo gennaio 1999; più precisamente il primo tasso Euribor è stato definito il 30 dicembre 1998, con validità dal 4 gennaio 1999. Attualmente viene determinato ("fissato") giornalmente dalla European Banking Federation (EBF) come media dei tassi di deposito interbancario tra un insieme di banche, oltre 50. I tassi applicati a tali operazioni dalle banche con il maggiore volume d'affari dell'area Euro e da alcuni istituti di credito estranei all'area (per l'Italia contribuiscono Intesa San Paolo, Unicredit e Monte dei Paschi di Siena) vengono comunicati giornalmente, entro le ore 11 CET, all'agenzia Reuters che provvede, per ogni singola scadenza, a calcolarne la media (arrotondata al terzo decimale) escludendo dal computo il 15% dei valori rispettivamente più alti e più bassi. Tale esclusione permette di evitare che valori anomali falsino il valore dell'Euribor stesso. Reuters provvede poi a pubblicare giornalmente il valore dell'Euribor.

La comunicazione dei dati è su base volontaria per le varie banche, l'Euribor è calcolabile se partecipano almeno 12 istituti di credito.

Non c'è un solo tasso Euribor: vengono infatti definiti tassi per durate di tempo differenti, che variano tra una settimana e un anno. Come per tutti gli interessi in relazione alla loro durata, l'Euribor è crescente con la durata del prestito: un Euribor a 1 anno (indicato come EUR 12M) è maggiore di un Euribor a 6 mesi (EUR 6M), e questo è maggiore di un Euribor a 3 mesi (EUR 3M). Da notare che il tasso è calcolato su una base di 360 giorni all'anno, per cui ad esempio spesso ci si riferisce ad un tasso EUR 1M con l'indicazione "Euribor 1m/360". Il calcolo su base 365 giorni può essere effettuato con una semplice proporzione.

Sono rari i casi in cui gli interessi nel breve termine sono più alti di quelli a medio-lungo: il fenomeno è interpretato come un pessimismo degli investitori che si attendono un calo nel lungo termine della redditività e della creazione di valore economico.

L'Euribor è un indicatore del costo del denaro a breve termine, ed è spesso usato come tasso base per calcolare interessi variabili, come quello dei mutui. L'Euribor è tipicamente il riferimento dei mutui ipotecari a tasso variabile: ad esempio, un mutuo prima casa può essere offerto con cedola semestrale al tasso "euribor a sei mesi con spread dell'1,5%".

domenica 5 luglio 2009

Mutui INPDAP

Cos'è il mutuo Inpdap ?
Il mutuo inpdap è un mutuo ipotecario per l'acquisto della prima casa erogato dall' Istituto Nazionale per i Dipendenti dell' Amministrazione Pubblica (I.N.P.D.A.P.). Il mutuo può avere la durata di 10,15,20,25,30 anni è può essere richiesto per un importo massimo di 300000 euro.

Chi può accedere a questa tipologia di mutuo e quali sono i requisiti richiesti ?
Il richiedente deve essere iscritto alla Gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali ed avere una anzianità effettiva di almeno 3 anni al Fondo credito. Inoltre ne il richiedente ne i componenti del suo nucleo familiare devono risultare proprietari di altre abitazioni che si trovino nel raggio di 100 chilometri dal Comune dove è situtato l'immobile sul quale si richiedere il mutuo.

Ricordiamo che mentre in passato solo i dipendenti in servizio di enti e amministrazioni iscritti all’Inpdap potevano accedere ai mutui inpdap a partire dal 1 Novembre 2007 tutti i lavoratori e i pensionati della Pubblica
amministrazione.

Iscrizione alla gesione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie sociali
In base all' art. 3 bis della legge n. 222/2007 è' necessario manifestare espressamente la volontà di adesione presentando presso una sede Inpdap o spedendo per posta / fax il modulo di iscrizione.

Aderire alla Gestione credito Inpdap comporta una trattenuta dello 0,35% sullo stipendio lordo mensile o una trattenuta dello 0,15% della pensione lorda.

Chi ha una pensione inferiore ai 600 euro può aderire senza versare alcun contributo..



fonte mutuiinpdap

sabato 4 luglio 2009

MUTUO: Cos'è?

Il mutuo è un contratto mediante il quale una parte, detta mutuante, consegna all'altra, detta mutuataria, una somma di denaro o una quantità di beni fungibili, che l'altra si obbliga a restituire successivamente con altrettante cose della stessa specie e qualità.

Si tratta di un contratto reale e può essere sia a titolo gratuito che a titolo oneroso (detto anche mutuo feneratizio), che si perfeziona con la consegna al mutuatario. È inoltre un contratto tipico la cui nozione è accolta nel nostro ordinamento giuridico dall'art. 1813 del Codice Civile. La fattispecie regolata dall'art. 1813 è esclusivamente quella del mutuo gratuito, da non confondersi con i mutui finanziari, che possono validamente concludersi con il mero consenso.

Una tra le figure più diffuse nella prassi è il mutuo immobiliare, concesso per soddisfare esigenze di denaro in qualche modo collegate all'acquisto di un bene immobile per compravendita (o, nel caso di fabbricati, anche per costruzione).

Una particolare forma di mutuo immobiliare è il mutuo fondiario: si tratta di un mutuo immobiliare con particolari caratteristiche di durata (superiore a 18 mesi) e rapporto tra somma mutuata e valore della garanzia (non superiore all'80% secondo la legislazione vigente).

In applicazione della precedente normativa sul credito fondiario, mutuo fondiario poteva venir concesso soltanto da alcuni (pochi) istituti di credito espressamente autorizzati, che svolgevano tale attività in via principale o disponevano al loro interno di una apposita Sezione Autonoma di Credito Fondiario (SACF); in seguito, anche in considerazione della crescente presenza di operatori stranieri sul mercato specifico, tale forma tecnica è stata consentita a tutti gli intermediari finanziari.

In ogni caso, il mercato dei mutui oggettivamente resta pesantemente sbilanciato in favore dei mutuanti (in genere le banche), che propongono i loro prodotti in forma di offerta unilaterale, con scarsissimo margine di negoziabilità da parte del mutuatario in ordine alle condizioni economiche ed alle altre condizioni contrattuali. È vero per contro che lo snellimento delle procedure ha consentito la presentazione di una gamma di prodotti di buona articolazione.

wikipedia.it

In genere si chiede un mutuo per acquistare, costruire o ristrutturare la propria abitazione principale (prima casa) oppure per acquistare o ristrutturare la casa per le vacanze (seconda casa).
Il mutuo è quindi un finanziamento concesso abitualmente per acquistare un'unità abitativa o per acquisti immobiliari in genere. I finanziamenti sono praticati dalle Banche, Istituti di Credito e Società Finanziarie. Possono essere erogati con quote fisse di rimborso (rate), comprendenti ammortamenti progressivi del capitale e interessi predeterminati (tasso fisso), oppure con quote di ammortamento e interessi variabili (tasso variabile).
La durata dei mutui offerti va solitamente da 5 a 30 anni, ma alcune banche arrivano a 40 e 50 anni. Normalmente, il mutuo copre fino all'80% del valore dell'immobile; alcune banche finanziano fino al 100% di tale valore, generalmente a condizioni più onerose o con richiesta di garanzie aggiuntive.

sole24ore.com

I tassi di oggi

Euribor 360 TASSO VARIABILE
1 mese - 0,70%
3 mesi - 1,06%
6 mesi - 1,28%

Euribor 365 TASSO VARIABILE
1 mese - 0,71%
3 mesi - 1,07%
6 mesi - 1,30%

Eurirs-IRS TASSO FISSO
5 anni - 2,81%
10 anni - 3,61%
15 anni - 3,99%
20 anni - 4,13%
25 anni - 4,11%
30 anni - 4,05%

fontr euribor.it

venerdì 3 luglio 2009

La Procedura di Surrogazione

La procedura di surrogazione
Il cliente richiede in forma scritta alla nuova banca (o banca subentrante) di acquisire dalla banca originaria l'importo esatto del debito residuo, concordando allo stesso tempo una possibile data possibile per formalizzare l'operazione.

La nuova banca quindi comunica alla banca originaria la data di formalizzazione dell’operazione di surroga richiedendo alla stessa l’entità del debito residuo del cliente in quella data.

La banca originaria comunica alla nuova banca l'entità del debito residuo del cliente entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione della richiesta, conferma la data di formalizzazione dell’operazione.

La nuova banca procede all'operazione di surroga formalizzando in un “atto unico”:

il contratto di mutuo tra la nuova banca e il cliente
la quietanza di pagamento rilasciata dalla banca originaria
il consenso alla surroga e l’annotazione della surroga stessa a margine dell’ipoteca originaria

L’operazione potrà essere formalizzata sia con una scrittura privata autenticata sia con un atto pubblico

In ogni caso è previsto l’intervento del notaio che provvede ad autenticare le sottoscrizioni o a redigere l’atto pubblico.

Quali elementi del mutuo possono essere modificati con la surroga ?

La banca
Il tipo di tasso (ad esempio un mutuo di surroga a tasso fisso che sostituisce il vecchio mutuo a tasso variabile)
La misura del tasso e lo spread della banca
La durata

Quali sono i costi e le spese della surroga ?

Nessuna commissione bancaria
Nessuna imposta sostitutiva
Atto notarile, autentica della dichiarazione di surroga quindi spese notarili (minori rispetto la sostituzione e comunque alcune banche scelgono di accollarsi l parcella del notaio)

Conviene la surroga del mutuo ?
Si, la surrogazione può risultare molto conveniente e portare all’ abbassamento della rata.

stralcio da mutuosurroga.com

Surroga e sostituzione del mutuo

Questo tipo di finanziamento è, da circa 2 anni, tra le operazioni leader del mercato dei mutui italiano. Forte della legge n. 40/2007, la famosa Legge Bersani e la Legge Finanziaria 2008, che hanno stabilito costi nulli e niente penali per la surroga o portabilità del proprio mutuo già in essere, tutto senza variare di una virgola il debito residuo, quindi un semplice trasloco da una banca all'altra o da un prodotto ad un altro purché trascorsi 18 mesi dall stipula.

Ecco quindi trasformare all'occorrenza un mutuo a tasso fisso, in variabile o viceversa, o allungare le rate per gestire al meglio il rientro degli interessi, fino ad una soglia massima di 40 anni.
La sostituzione per certi versi, potrebbe essere vista anche come un'operazione finanziaria d'investimento a tutti gli effetti. Facciamo un esempio pratico.
Simuliamo di aver acquistato un immobile nel 2000 a 100 e stiamo restituendo nel corso degli anni 80 più gli interessi. Oggi, nel 2009, vogliamo effettuare l'operazione sopra descritta. Sostituiamo il mutuo facendo chiaramente riperiziare l'immobile. Oggi magari non varrà più 100 ma 120, ecco che abbiamo sviluppato oculatamente un risparmiato nel tempo di 20. Questo tipo di operazione ha pero' un costo, molto limitato, ma è giusto sapere che non è gratuito. Entro l'agosto 2008 le banche avevano l'obbligo di mandare comunicazione ai propri clienti, della possibilità di rinegoziare, sostituire o surrogare il proprio mutuo. Vi hanno detto nulla? :D
La rinegoziazione anch'essa molto comune oggi. Non prevede aumento o diminuzioni di rata, ma la differenza di prezzo tra i due prodotti, verrà dilazionato nel tempo, una volta scaduto il mutuo stipulato in principio con l’aggiunta dei nuovi interessi maturati.Q uindi di una sorta di dilazione di pagamento.
La surroga o surrogazione è un operazione con la quale si sposta il mutuo presso una banca differente per accedere a migliori condizioni. In sostanza si accende un nuovo mutuo utilizzando l’ipoteca originaria di quello vecchio (per questo motivo si usano anche i termini trasferire, trasferimento del mutuo)

Glossario

Abi
E' la sigla dell'Associazione bancaria italiana, che raggruppa gli istituti di credito nel nostro Paese.

Abitazione principale
L’abitazione nella quale viene eletta la dimora abituale.

Acconto
Qualunque somma versata prima del rogito, per la quale non sia specificato che si tratta di caparra, è un acconto, che va semplicemente scontato dal prezzo globale pattuito e va restituito integralmente se l'affare non viene concluso.

Agibilità
Per essere abitabile, una casa deve avere determinate caratteristiche di altezza dei vani, luminosità e presenza di finestre, che vengono stabilite dalle norme edilizie. Il certificato di agibilità viene rilasciato dal Comune dopo i controlli della Asl.

Ammortamento
E' il processo di restituzione graduale del mutuo mediante il pagamento periodico di rate comprendenti una quota capitale e una quota interessi.
La formula di ammortamento applicata più frequentemente è quella detta "alla francese" (o "a quota capitale progressiva"): con l'andare del tempo la quota di interessi decresce progressivamente, la quota che va a rimborsare il debito cresce ma, nel caso almeno di un mutuo a tasso fisso, l'importo di rata resta invariato.

Assicurazione del Credito Fondiario
L'assicurazione del credito fondiario è una garanzia integrativa che consente di erogare finanziamenti fondiari oltre l'80% del valore dell'immobile (infatti un mutuo fondiario non può eccedere questa soglia percentuale) e si attiva per la quota assicurata nel caso in cui il mutuatario non riesca a far fronte al pagamento del finanziamento.

CAP
Un mutuo CAP (Capped rate) è un finanziamento a tasso variabile per il quale viene stabilito una tasso massimo che non potrà mai essere superato, anche se i tassi di mercato dovessero salire oltre i limiti del CAP.

Caparra
E' la somma versata da chi vuole acquistare una casa come anticipo sul prezzo globale, ma che impegna reciprocamente venditore e acquirente. La "caparra confirmatoria" (prevista dagli articoli 1385 e 1386 del Codice civile), se l'acquisto va a monte perché il compratore si rifiuta di portarlo a termine, resta al venditore come indennizzo. Se invece è il venditore a cambiare idea, l'acquirente mancato ha il diritto alla restituzione della caparra raddoppiata. La “caparra penitenziale”, una volta che viene incassata (o resa raddoppiata) a seguito di inadempimento, blocca la possibilità di chiedere che il contratto venga eseguito, a differenza della “caparra confirmatoria”.


Compromesso
Contratto che prevede la promessa del venditore a cedere l'immobile al compratore a determinate condizioni.

Concessione edilizia
L'atto con cui il Comune concede la costruzione di un immobile purché la destinazione d'uso e i volumi realizzati rispettino gli strumenti urbanistici. Qualsiasi difformità dalla concessione costituisce abuso edilizio. Un'abitazione con abusi non sanati può essere venduta ma il venditore deve dichiararlo nel rogito.

Condono edilizio
Se ci sono difformità tra la planimetria originariamente depositata in catasto e quella attuale vi sono due possibilità: o si tratta di semplici irregolarità formali sanabili con una semplice segnalazione in catasto o invece si tratta di irregolarità sostanziali, che violando leggi e regolamenti urbanistici andavano "sanate" mediante il condono edilizio. Non è possibile vendere una casa non condonata.

Conservatoria del Registro
Ufficio dove si conservano e si aggiornano i documenti che attestano i passaggi di proprietà degli immobili.

EURIBOR
Tasso interbancario di riferimento diffuso giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea come media ponderata dei tassi di interesse ai quali le Banche operanti nell'Unione Europea cedono i depositi in prestito.

EURIRS
Tasso interbancario di riferimento diffuso giornalmente dalla Federazione Bancaria Europea pari ad una media ponderata delle quotazioni alle quali le banche operanti nell'Unione Europea realizzano l'Interest Rate Swap. E' detto anche IRS.

Evizione
È una garanzia che è opportuno menzionare nel compromesso, prima di versare la caparra confirmatoria: il venditore garantisce che l'immobile è di proprietà esclusiva, libero da vincoli, trascrizioni e iscrizioni ipotecarie pregiudizievoli. In altre parole, egli garantisce che nessuno potrà rivendicare con successo la proprietà del bene, sottraendolo all'acquirente. In caso contrario il venditore sarà tenuto a restituire il prezzo, gli interessi e le spese e a risarcire il danno.

Imposte di trasferimento
Sono le imposte che vanno pagate all'atto della compravendita: registro (o Iva se a vendere è un'impresa), imposte ipotecarie e catastali, tutte a carico del compratore.

Ipoteca
Garanzia a fronte della quale viene erogato un prestito. Il creditore si riserva di incamerare il bene ipotecato se il debitore non paga le rate alla scadenza. Sul medesimo bene si possono iscrivere anche più ipoteche per crediti diversi e a ognuno di questi viene assegnato un numero d’ordine (il grado di ipoteca). Le banche in genere accendono mutui solo contro ipoteche di primo grado.

Libero al rogito
Vuol dire che l'appartamento verrà liberato dagli attuali occupanti solo alla conclusione del contratto di compravendita. Questo può significare due cose: che gli occupanti sono i proprietari, che sperano di potersi trasferire in una nuova casa entro quella data, oppure che l'immobile è affittato e lo sfratto dovrebbe avvenire prima del rogito.

LTV
L'LTV (Loan to Value) indica il rapporto percentuale tra l'importo del mutuo richiesto e il valore di perizia dell'immobile ipotecato. Ad esempio un mutuo di 80.000 euro per acquistare un immobile con valore di perizia di 100.000 euro ha un LTV dell'80%.

Mutuo a tasso fisso
Il tasso d'interesse rimane fisso per tutta la durata del mutuo.

Mutuo a tasso misto
Il tasso d'interesse può passare da fisso a variabile (o viceversa) a scadenze fisse e/o a determinate condizioni specificatamente indicate nel contratto di mutuo.
Implicazioni per il consumatore.

Mutuo a tasso variabile
Il tasso d'interesse varia in relazione all'andamento di uno o più parametri specificatamente indicati nel contratto di mutuo.
Implicazioni per il consumatore.

Mutuo a due tipi di tasso
Il capitale finanziato è diviso in due quote, di cui una a tasso di interesse fisso e una a tasso d'interesse variabile.
Implicazioni per il consumatore.

Mutuo chirografario
Il mutuo chirografario è una forma di prestito, senza ipoteca, con durata dai 19 mesi ai 5 anni, utilizzabile per qualsiasi tipo di necessità che non riguarda l'acquisto di beni o servizi, ad esempio spese di manutenzione della abitazione, pagamento delle imposte, acquisto di un immobile od altro.
Se utilizzato per la ristrutturazione prevede il vantaggio fiscale della detrazione di una parte degli interessi pagati dalla dichiarazione dei redditi.

Mutuo fondiario
Il credito fondiario ha per oggetto la concessione, da parte di banche, di finanziamenti a medio e lungo termine, diretti all'acquisto e ristrutturazione di immobili e garantiti da ipoteca di primo grado sugli stessi, per un importo fino all'80% del valore dell'immobile.

Nuda proprietà
Quanto resta del diritto di proprietà sull'immobile dopo la cessione dell'usufrutto. Il nudo proprietario non ha alcun diritto sulla casa fino alla scadenza dell'usufrutto.

Passo
Il passo di un mutuo è il numero da aggiungere alla durata minima e massima del rimborso per determinare tutte le altre possibili durate del finanziamento. Ad esempio un mutuo con durata da 10 a 30 anni a passo 5 permette al cliente di scegliere tutte le durate che si ottengono sommando 5 a partire dalla durata minima fino alla durata massima compresa: 10, 15, 20, 25, 30 anni. Un mutuo con durata da 10 a 30 anni a passo 1 invece permette di scegliere tutte le durate, in anni, comprese tra 10 e 30 anni (11, 12, 13, 14, etc... ).

Piano d'ammortamento

E' il piano di rimborso del mutuo con l'indicazione della composizione delle singole rate.

Preammortamento
Periodo iniziale del mutuo nel quale le rate pagate sono costituite dalla sola quota interessi.

Prima casa
Si chiama così, anche se erroneamente, l'abitazione posseduta da chi vi risiede. Tecnicamente è l’abitazione comprata con i requisiti previsti per ottenere le agevolazioni fiscali, e cioè:
1) Deve trattarsi, per l'acquirente, dell'unica casa effettivamente di proprietà nel Comune in cui si trova l'immobile. Il limite vale anche per le case possedute, anche solo in parte, in comunione con il coniuge o (sempre in comunione) come usufruttuario, nudo proprietario, titolare dei diritti di uso o abitazione.
2) Bisogna avere la residenza nel Comune in cui si trova l'immobile. Se non si risiede ancora nel comune in cui si vuole effettuare l'acquisto, bisogna ottenere la residenza entro 18 mesi. La casa però può anche trovarsi nel Comune in cui l'acquirente svolge la sua attività principale. Se si tratta di un emigrato residente all'estero, questi vincoli non esistono. Inoltre, va bene anche il Comune in cui si trova la sede dell'azienda da cui dipende l'acquirente quando è inviato all'estero per motivi di lavoro.
3) La casa non deve appartenere alla categoria considerata "di lusso", individuata dal decreto ministeriale del 2 agosto 1969.

Rata
Pagamento che il mutuatario effettua periodicamente per la restituzione del mutuo secondo cadenze stabilite contrattualmente (mensili, trimestrali, semestrali, annuali, etc.). La rata è composta da una quota capitale, cioè una parte dell'importo prestato, e da una quota interessi, relativa a una parte degli interessi dovuti alla banca per il mutuo.

Rata costante
La somma tra quota capitale e quota interessi rimane uguale per tutta la durata del mutuo.

Rata crescente
La somma tra quota capitale e quota interessi cresce al crescere del numero delle rate pagate.

Rata decrescente
La somma tra quota capitale e quota interessi decresce al decrescere del numero delle rate pagate.

Registro
L'imposta di registro, a carico dell'acquirente, sulla base del valore catastale dell'immobile.

Rendita catastale
Valore attribuito dal Catasto a una determinata unità immobiliare, sulla base della tariffa d’estimo e del numero di vani che la compongono. E' la base di calcolo per le imposte che gravano sulla casa. La rendita aggiornata del 5% e moltiplicata per 110 diventa la base imponibile sulla quale si pagano le imposte sulla compravendita della “prima casa”, per 120 se seconda casa. Se al fabbricato il Catasto non ha ancora fornito la rendita (ad esempio perché si tratta di una casa nuova) si può ottenere l'assegnazione di una rendita provvisoria, compilando un questionario e presentandolo agli uffici del Catasto stesso.

Rimborso in un'unica soluzione
Le rate, tranne l'ultima, sono costituite dalla sola quota interessi. L'intero capitale viene restituito in un'unica soluzione alla scadenza del contratto di mutuo con l'ultima rata.

Rogito
L'atto con cui il notaio trasferisce la proprietà dell'immobile. Può essere redatto sotto forma di atto pubblico o di scrittura privata, con firma autenticata. La parcella del notaio è saldata sempre dal compratore, che però in genere ha il diritto di scegliere il professionista cui rivolgersi.

Spread
Maggiorazione percentuale del parametro di riferimento di un mutuo. Il parametro (come l’Euribor) più lo spread formano il tasso.

Valore catastale
Serve per il pagamento di tutte le imposte sulla compravendita delle abitazioni (registro, Iva, imposte ipotecarie e catastali) e dell'Ici, l'imposta annuale che si paga ai Comuni. Il valore catastale è costituito dalla rendita catastale aggiornata del 5% e moltiplicata per 100 (ai fini Ici), per 110 (acquisto di “prima casa”) e 120 (acquisto di “seconda casa).

stralcio da unicredit family financing

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