mercoledì 15 luglio 2009

IL TASSO DI USURA

La possibilità di fissare liberamente il valore dei tassi di interesse, siano essi Fissi, Variabili o Misti, è condizionata dal rispetto di un limite oggettivo, fissato dalla legge. Il termine "Tasso di usura" è in genere utilizzato per designare l'ottenimento di un prestito di un denaro ad un tasso di interesse molto alto.


Al fine di porre un freno ad un fenomeno in continua crescita, come quello dell'usura, il Parlamento ha aggiornato le proprie disposizioni, stabilendo che il Ministero del Tesoro debba rilevare trimestralmente il Tasso Effettivo Globale Medio degli Interessi praticati dalle Banche e dagli Intermediari Finanziari, nel corso del trimestre precedente per operazioni di prestito.


I valori medi così rilevati saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale.
I tassi medi determinati in tale modo ed aumentati della metà costituiscono il livello massimo oltre il quale si configura il reato di usura. Nel caso in cui si sottoscriva un contratto di mutuo con interessi superiori alla soglia definita di usura, gli interessi saranno dovuti esclusivamente nella misura prevista dalla legge.

Quindi, Il Ministero del tesoro, sentiti la Banca d’Italia e l’Ufficio italiano dei cambi, rileva trimestralmente il tasso effettivo globale medio di varie categorie di finanziamento: quello che comprende non solo gli interessi pagati, ma anche le commissioni, le remunerazioni a qualsiasi titolo e spese (escluse quelle per imposte e tasse), riferite ad anno.

Le banche e gli intermediari finanziari ed ogni altro ente autorizzato all’erogazione del credito "sono tenuti ad affiggere nella rispettiva sede e in ciascuna delle proprie dipendenze aperte al pubblico, in modo facilmente visibile, apposito avviso contenente la classificazione delle operazioni e la rilevazione dei tassi".


fonte laconsulenza.it

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